Fanali retronebbia: cosa sono, a cosa servono e quando usarli

Fanali retronebbia: cosa sono, a cosa servono e quando usarli

I retronebbia sono molto utili quando la visibilità è davvero scarsa, ma diventano estremamente fastidiosi se usati a sproposito. Per questo il loro utilizzo è regolato dal Codice della Strada.

SALVEZZA O PERICOLO? – Arriva il freddo e con il calo delle temperare in alcune zone della pianura padana sono già comparse le prime nebbie. E con la visibilità ridotta ecco che alcuni automobilisti particolarmente prudenti si affrettano ad accendere il fanale retronebbia. Si tratta di una luce posteriore rossa molto intensa (da non confondere con il fendinebbia che si trova nella parte anteriore dell’auto), utile per farsi vedere in condizioni di scarsa visibilità, come appunto la nebbia fitta. È presente sulla maggior parte delle auto e si attiva con un comando, solitamente un pulsante sulla plancia o su un devioluci. È un elemento fondamentale per la sicurezza, ma che andrebbe usato con molta parsimonia. Infatti, se è vero che aiuta a rendersi visibili dalle auto che seguono, è altrettanto vero che se usato a sproposito la sua accensione può risultare molto fastidiosa per gli altri guidatori. E per questo abusare del retronebbia può comportare multe anche piuttosto pesanti, che vanno da un minimo di 42 a un massimo di 173 euro.

SOLO QUANDO C’È POCA VISIBILITÀ – Il Codice della Strada, all’articolo 153 comma 8, regola l’utilizzo dei fanali retronebbia: “In caso di nebbia con visibilità inferiore a 50 metri, di pioggia intensa o di fitta nevicata in atto deve essere usata la luce posteriore per nebbia, qualora il veicolo ne sia dotato”. Quindi il fanale non solo si può, ma si deve accendere in caso di nebbia fitta, ma anche quando ci si trova sotto la pioggia o una  nevicata intensa, a patto che la visibilità sia molto limitata, non superiore ai 50 metri appunto. Inoltre il retronebbia andrebbe spento nel momento in cui ci si trova incolonnati o comunque quando il veicolo che segue è a una distanza tale da non avere più bisogno di essere maggiormente visibili, per evitare di infastidire l’automobilista che segue.

Postato il 08 novembre

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